Più di un secolo fa, mentre le scoperte scientifiche si moltiplicavano, iniziavano i mutamenti sociali, la nostra Italia lentamente cambiava anche se la povertà dilagava ancora, nasceva, nella quieta Toscana, nel comune di San Miniato in località la Scala, la "Società Filarmonica". E’ bello riscoprire dalla lettura di vecchi documenti della Società un mondo ormai scomparso, i nomi dei primi soci e musicanti, i primi rendiconti, tutti minuziosamente compilati e redatti in bella grafia, i verbali delle assemblee. In essi, sfogliandoli, ritroviamo fatti e personaggi che si sono succeduti: il nome del Presidente Carlo Ceccatelli, di Micheli, Guidi, Gallerini, Cappelli, Gronchi consiglieri; l’attestato della consegna a Fiumalbo Sabatini di un berretto e un trombone e a Mannucci Ugo di un bombardino, il tutto rigorosamente avvallato dalla firma del ricevente; ma fra tutto, a testimonianza della partecipazione di tutto il paese, colpisce la richiesta di un contributo alle 200 famiglie che allora costituivano il popolo di La Scala.

Nel 1891, la direzione musicale era affidata al giovane cittadino Angiolo Del Bravo, il quale aveva naturale disposizione per la musica e che come risulta dagli atti era regolarmente stipendiato dalla Società. Del Bravo, musicista eccelso e virtuoso del clarino fu scoperto e apprezzato prima di tutto dai suoi concittadini e successivamente ottenne fama meritata anche fuori dai patrii confini. Dopo di lui si sono succeduti altri valenti Maestri fra i quali citiamo Bruno Brunelli. La storia della filarmonica prosegue tranquilla negli anni successivi anche se era imminente il primo conflitto mondiale. Nel 1912 il Maestro Del Bravo, ritornato nella sua città, fece parte del gruppo come solista e proprio in quell’anno, la Società, sotto la direzione del Maestro A. Mariotti, in un raduno nazionale svoltosi a Viareggio, fu premiata con una Medaglia d’argento. Del Bravo morì a San Miniato nel 1919 ed in seguito il gruppo fu intitolato a suo nome a ricordo dell’attività svolta al suo interno.

Ancora eventi storici eccezionali si sono susseguiti ma gli "Scalesi", pur con varie trasformazioni e inevitabili adattamenti,. hanno mantenuto fino ai giorni nostri la loro benemerita istituzione che dal 1978, sotto la direzione del Maestro Duilio Neri e per volontà del Consiglio, è divenuta "banda folkloristica", unendo alla musica e ai musicanti un brio coreografico personificato da un gruppo di Majorettes. Successivamente è stata diretta dai Maestri Romano Simoncini, Moreno Botti e Cristian Pepe attualmente è diretta dal Maestro Loreto De Benedictis. Sotto la guida di valenti maestri e con la collaborazione delle Autorità scolastiche del Comprensorio del cuoio, è organizzata, una scuola di musica che ha lo scopo di formare le giovani "leve" della filarmonica, intitolata al Maestro Brunelli che tanto dedicò a questa Società.